Che possa essere un Buon Natale, Eveline
Dopo le presunte minacce di morte di cui è stata vittima la neo consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, mi aggiungo a chi si è interrogato sulle nuove modalità di opposizione politica che anche in Svizzera sembra si stiano sviluppando.
E' auspicabile che imbrattare le proprietà altrui - in questo caso la casa di una delle più importanti figure politiche del nostro Paese, peraltro con cifre (187) che gli inquirenti ricollegano al significato di "assassinio" - non divenga pratica comune. Altrimenti saremmo davvero di fronte a derive inaccettabili per uno Stato che da sempre si fonda sull'idea di collegialità e di responsabilità condivisa. Anche in politica.
